Parliamo di note.
Pensando ad una canzone che riguarda l’anno nuovo, penso che a molti venga alla mente uno dei pezzi più famosi dell’incredibile Lucio Dalla.
“L’anno che verrà” questo è il titolo.
Il 1979, in cui uscì il brano, appartiene ad un periodo difficile per la storia italiana.
Nonostante questo, “L’anno che verrà” è un inno alla positività, allo sguardo fiducioso verso il futuro.
Un tema molto caro a Lucio Dalla, che tornerà in “Futura,“che riesce sempre a guardare al futuro con occhio positivo, nonostante le difficoltà del presente.https://mastrogessetto.it/quando-la-musica-e-poesia-lucio-dalla/
Il testo della canzone
L’anno che verrà
Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
Da quando sei partito c’è una grande novità
L’anno vecchio è finito, ormai
Ma qualcosa ancora qui non va
Si esce poco la sera, compreso quando è festa
E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
E si sta senza parlare per intere settimane
E a quelli che hanno niente da dire
Del tempo ne rimane
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Cristo scenderà dalla croce
Anche gli uccelli faranno ritorno
Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fanno
E si farà l’amore, ognuno come gli va
Anche i preti potranno sposarsi
Ma soltanto a una certa età
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
Saranno forse i troppo furbi
E i cretini di ogni età
Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico
E come sono contento
Di essere qui in questo momento
Vedi, vedi, vedi, vedi
Vedi caro amico cosa si deve inventare
Per poter riderci sopra
Per continuare a sperare
E se quest’anno poi passasse in un istante
Vedi amico mio
Come diventa importante
Che in questo istante ci sia anch’io
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità.
Auld Lang Syne, conosciuta in Italia come il Valzer delle candele, è una canzone diffusissima nei paesi di lingua inglese, dove è tradizione cantarla a Capodanno per salutare l’anno vecchio ed accogliere quello nuovo.
Tale tradizione si diffuse proprio a partire dalla Scozia, dove era tradizionalmente cantata durante i festeggiamenti del 31 dicembre.
Grazie agli emigranti scozzesi, si diffuse successivamente in Gran Bretagna ed in America.
Il titolo è un’espressione scozzese che si traduce in inglese come old long since, letteralmente “i bei tempi andati” e racconta di due amici che si incontrano dopo molti anni in cui hanno vissuto lontani e brindano ai bei tempi andati che non torneranno mai più.
Auld Lang Syne appare per la prima volta all’interno di un libro che raccoglieva molte ballate scozzesi raccolte e pubblicate dal poeta nazionale scozzese Robert Burns nel 1792.
Tale poeta sosteneva di aver ascoltato la canzone, fino a quel momento tramandata solo oralmente, da un anziano cantore.
Vi propongo una versione molto allegra e recente di MARIAH CAREY.
Dalle note ai versi
Elli MIchler è stata una poetessa tedesca morta nel 2014.
Ho scelto due poesie di questa autrice.
La poesia “TI auguro tempo” : è bellissima ed esprimere in pieno quello che vorrei augurare ad ogni persona, all’inizio di un nuovo anno.
Elli Michler fin dai primi versi nella sua poesia mette in evidenza quanto sia prezioso il valore del tempo. “Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno.”
Ti auguro tempo
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non
soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per
amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un
dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
Mi piace concludere ed augurare un BUON 2024, con un’altra poesia sempre scritta dalla Michler.
“Se nessuno crede più ai miracoli,
allora non ne accadranno più.
Infatti chi si è rubato la speranza,
resta senza una luce per vivere.
Se nessuno si fida più del fatto
che i miracoli accadano ancora,
come potrebbe l’umanità portare
sulle spalle le proprie sofferenze?
Se nessuno crede più ai miracoli
dovresti anche da solo correre il rischio.
Nell’albero della vita, colmo di foglie verdi,
essi si possono scorgere ogni giorno.
Crediamoci e qualcosa cambierà!
BUON NUOVO ANNO
DA MASTROGESSETTO
Mi sono commossa nel leggere “Ti auguro tempo” della Michler perchè fu regalata da mia figlia Anna Lisa agli invitati al suo matrimonio : era malata da tempo per un tumore al seno e sapeva che non c’erano altre possibilità di cura. Si è sposata il 15 agosto del 2011 e mi ha lasciata il 4 ottobre 2011.
Carissima Roberta, cosa dire ad una mamma che ha perso sua figlia? Non ci sono parole. Sai anch’io ho una figlia, che ha avuto una vita difficile per malattie importanti e incidenti gravi. Ha trasformato le sue sofferenze in una vocazione per il dolore degli altri, diventando medico e da poco, ginecologa.
In privato, ho deciso di dedicare a lei questa poesia, per il suo compleanno di pochi giorni fa, perchè il suo significato è bellissimo.
Credo che tua figlia abbia fatto un gesto pieno d’amore verso gli altri e sia stata eccezionale anche in un momento così estremo.
Non riesco ad aggiungere altro. Ti ringrazio di cuore per aver condiviso con me un ricordo così importante ma al tempo stesso doloroso.Anch’io mi sono commossa e vorrei poterti abbracciare. Di fronte a una perdita come la tua ci sentiamo così impotenti. Un abbraccio.