Santa Lucia: il detto popolare, dove si festeggia, la leggenda

Santa Lucia Iconografia classica

Il detto popolare

“Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia.”

Ma è davvero così?

La risposta è no.

Il giorno più corto, ovvero quello con meno ore e minuti di luce, cade nel Solstizio d’Inverno, il 21 o 22 Dicembre.

“Ricordiamo che il solstizio invernale si ha quando il Sole tocca il punto più meridionale del suo tragitto annuo (apparente) intorno alla Terra. Trovandosi 23,5° più “basso” rispetto agli equinozi, il Sole risulta più basso a mezzogiorno, sorge tardi e tramonta tardi, per cui le ore di luce sono poche e il nostro emisfero viene poco riscaldato. Nel giorno del solstizio d’inverno inizia ufficialmente l’inverno (astronomico) nell’emisfero boreale (e l’estate in quello australe). L’inverno meteorologico inizia invece convenzionalmente il 1° Dicembre.”

Solstizio d’inverno 2022: il giorno più corto dell’anno

Perchè allora esiste questo detto popolare?

A parziale discolpa e “recupero” del detto in questione ci sono alcune considerazioni da fare.

Prima di tutto molti detti popolari hanno origini antichissime e magari corrette per quell’epoca.

E il detto di Santa Lucia è forse uno di quelli più eclatanti da questo punto di vista.

Infatti prima dell’ introduzione del calendario gregoriano (1582), la festa cadeva in prossimità del solstizio d’inverno che poi non coincise più con l’adozione del nuovo calendario (differenza di 10 giorni).

Quindi allora era veramente il giorno più corto.

In Italia dove si festeggia la festa di Santa Lucia

In Italia il giorno di Santa Lucia ha un valore particolare e si festeggia in molte zone del Veneto e della Lombardia. Qui si dice che la notte fra il 12 e il 13 la santa arrivi sul suo asino a distribuire regali di ogni genere.
In cambio i bambini   offrono dolcetti e un ciuffo di fieno per l’asinello.

Nelle province di Brescia e a Bergamo, nelle settimane precedenti Santa Lucia, è tradizione scrivere una “letterina” alla Santa,spiegando come ci si è comportati durante la propria l’anno e indicandole i buoni propositi per quello nuovo.
Poi si aggiungono le richieste dei doni che si desidererebbe ricevere.
Insomma, la tipica letterina dei bimbi a Babbo Natale.

A Siracusa si mangia la cuccía

A Siracusa, invece, in ricordo di un suo miracolo che salvò la città dalla carestia, facendo arrivare prodigiosamente in porto delle navi cariche di grano, ma anche in molte altre città della Sicilia, il 13 dicembre si mangia la cuccía, un piatto a base di frumento cotto.

“Ma c’è anche un’altra leggenda che riguarda l’amore. Se una persona vuol sapere chi sarà il suo patner futuro , dovrà mangiare solo verdure senza toccare pane e nessun altro prodotto da forno. Se così farà il suo futuro non avrà segreti.”

Il culto della santa in Nord Europa

Chiaramente, come si diceva, il culto di Lucia è particolarmente sentito nei paesi del Nord.
In Scandinavia, per esempio, la martire è rappresentata come una donna in abito bianco e fascia rossa e con una corona di candele sulla sua testa.

In Norvegia, Svezia e in alcune regioni della Finlandia le ragazze, vestite da Santa Lucia, portano in processione biscotti e panini allo zafferano, come metafora del “portare la luce del Cristianesimo attraverso le tenebre del mondo”.

La leggenda

Santa Lucia è stata una martire cristiana. Di Siracusa, è morta durante le persecuzioni di Diocleziano. Nacque nel 281 d. C. da una ricca famiglia. Fu martirizzata il 13 dicembre 304.

Secondo una versione che è la più accreditata si narra che a Lucia, gli occhi vennero strappati durante le torture, per questo l’iconografia vuole che li porti con sé su un piattino.

Trittico della leggenda di santa Lucia, 1480

Ma su di lei ci sono diverse leggende.

Una delle più popolari narra che la giovane Lucia abbia fatto innamorare un ragazzo che, abbagliato dalla bellezza dei suoi occhi, glieli abbia chiesti in regalo.
Lucia li regalò al suo pretendente, ma gli occhi miracolosamente le ricrebero ancora più belli di prima.
Il ragazzo, allora, chiese in regalo anche questi.
La la giovane rifiutò e il ragazzo la pugnalò con un coltello nel cuore, uccidendola.La versione più accreditata narra invece che a Lucia, il cui nome rimanda alla luce dello spirito, gli occhi vennero strappati durante le torture, per questo l’iconografia vuole che li porti con sé su un piattino.

Quale sia la storia vera,sicuramente una cosa è certa: la santa è una delle più famose in Europa.

Frasi e poesie le sono state dedicate anche da personaggi come quello che vi propongo in chiusura.

“Sulla porta lessi questo cartello: locanda Santa Lucia.
Santa Lucia era una bella ragazza di Siracusa.
La pitturano con due bellissimi occhi di bue su un vassoio.
Sopportò il supplizio sotto il consolato di Pascasiano che aveva i baffi di argento e ululava come un cane da guardia
Come tutti i santi, propose e risolse teoremi deliziosi, di fronte ai quali gli apparecchi di fisica spaccano i loro vetri.
Dimostrò sulla pubblica piazza, di fronte alla sorpresa del popolo, che 1000 uomini e 50 paia di buoi non vincono la colombella sfavillante dello Spirito Santo.”
(Federico Garcia Lorca)

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