
Era il 5 marzo del 1943 quando nasceva a Poggio Bustone Lucio Battisti, uno dei musicisti italiani più amati di sempre.
Un artista tanto riservato nella vita pubblica quanto espressivo e sincero in quella musicale.
Quando un artista è ricordato così tanto, anche molti anni dopo la sua morte, ha lasciato sicuramente un segno indelebile che nemmeno il tempo riesce a cancellare.
E cosa dire di alcune frasi, prese in prestito dalle sue canzoni, che sono diventati modi di dire.
Non so se a voi è mai capitato di usare ad esempio “lo scopriremo solo vivendo”.
“A Mogol il merito dei testi, ma solo Lucio Battisti era in grado di interpretarli così, con la voce esile e roca, le note straordinarie della chitarra. “
Non so come la pensate voi, ma è questo il repertorio dell’artista che amo di più.
Non la penso così per i suoi cinque cd con Pasquale Panella come paroliere: il cosiddetto periodo ermetico, enigmatico, volutamente senza legami con il passato.
Difficile la scelta dei brani più belli.
La selezione che vi propongo non sarà mai esauriente.
Per questo come criterio, ho scelto di fare un percorso “cronologico”.
1971
1972
1973
1977
1978
1980
Concludo qui.
Come vi ho detto non amo il Battisti ermetico.
Ma per tutto il resto è semplicemente indimenticabile!
Parola di Mastrogessetto!