Paolo Crepet sottolinea l’importanza di assumersi la piena responsabilità delle proprie scelte universitarie. Incoraggia gli studenti a seguire la propria passione e a non essere condizionati dalle aspettative altrui, comprese quelle dei genitori.
Sottolinea che è fondamentale fare ciò che si desidera veramente, anche se ciò comporta allontanarsi dalle aspettative familiari.
Invita gli studenti a essere protagonisti del proprio percorso accademico, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte e desideri.
E’ facile a dirsi ma non a farsi.

I nostri figli, quasi sempre, si sentono condizionati dalle nostre idee e questo non è giusto per ciò che riguarda la loro futura vita lavorativa e non solo.
Mi viene in mente l’esempio di un mio studente che arrivato in fondo alla scuola superiore, con indirizzo specifico che gli avrebbe permesso di entrare nell’azienda del padre, fa un colpo di testa.
Decide d’iscriversi a “Storia”, perchè è questa la sua vera passione.
Quando vengo a sapere la notizia dalla sua mamma, resto sorpresa, ma al tempo stesso mi sento un po’ inorgoglita per avergli trasmesso questa passione.
Inorgoglita o responsabile, in senso negativo?
Il ragazzo è il secondogenito e già il fratello più grande ha “tradito ” le aspettative del padre diventando psicologo, peraltro molto bravo.
La mamma è tra due fuochi e anch’io mi trovo in difficoltà ad esprimere il mio parere.
Ma poi penso all’infelicità di quel ragazzo, se non potesse seguire il suo sogno e al suo rimpianto di adulto.

È giusto scegliere al posto dei figli?
In realtà non è giusto: per quanto i genitori agiscano in tal modo, nell’interesse dei propri figli, non dovrebbero sostituirsi a loro o imporre le loro idee, poiché i figli, pur essendo tali, hanno il diritto di scegliere e di poterlo fare in libertà.
Se pensiamo che la maggior parte di noi rimpiange il fatto di non aver avuto il coraggio di fare ciò che veramente avrebbe voluto, ci rendiamo conto di come spesso il problema sia proprio questo: una mancata libertà di scelta.
Questo sta a sottolineare dunque un aspetto importante: i genitori devono imparare a lasciare andare i loro figli alle loro inclinazioni, liberi di avere le loro credenze e convinzioni per poter vivere la vita che davvero desiderano, senza impedimento alcuno.
Non possiamo imporre le nostre idee di genitori: limitiamoci a dare qualche consiglio di carattere generale che possa far sentire il nostro sostegno, qualunque decisione prendano.
Concludo con queste famosissime parole.
“I figli sono come gli aquiloni. Insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo. Insegnerai a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno. Insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita.
Parola di Mastrogessetto!