Tanti anni fa, a fine anno scolastico, ricevetti una lettera.
La consegna fu fatta a mano, dalla mamma di una mia alunna.
Era una giovane mamma, di poche parole, con cui avevo avuto occasione di parlare solo in occasione dei ricevimenti “canonici”.
Mi porse la busta, accompagnando il gesto, con un timido sorriso, al quale risposi con un’espressione che lasciava trapelare la mia sorpresa.
Del resto, non sono mai stata brava a nascondere le mie emozioni.
Ascoltai il suggerimento di leggere la lettera, una volta che sarei stata da sola.
Feci proprio così.
Si trattava di una lettera di ringraziamento, ma un ringraziamento particolare.
I genitori della mia alunna, durante l’anno scolastico appena concluso, si erano separati.
La mamma mi ringraziava di tutto quello che avevo fatto per la mia alunna, nonché sua figlia in un momento così difficile.
Ricordava tutte le occasioni, in cui, il mio aiuto aveva sostenuto colei non aveva colpa di dover affrontare questa tempesta della vita.
Molto sinteticamente ricordo che la mamma mi consigliava di tenere la sua lettera nel cassetto del mio comodino.
Ogni volta che mi sarei sentita inadeguata, scoraggiata o delusa, avrei dovuto rileggere quanto lei mi aveva scritto.
Questo è uno dei tanti regali che la mia vocazione ( perché così è stato) mi ha concesso.
Sicuramente non sono mancati i momenti difficili. A questo proposito vi ricordo un altro mio articolohttps://mastrogessetto.it/essere-un-bravo-insegnante-quanto-e-difficile/
Ma le gratificazioni sono state veramente tante.
Certo ogni maestro, maestra, professore o professoressa è prima di tutto una persona e come tale soggetta a commettere errori.
Errare humanum est recita la locuzione latina, usando solo la prima parte di essa.
Sarà capitato a tutti d’incontrare qualche insegnante con il quale non c’é stata una certa empatia.
Ma quanti insegnanti hanno lasciato un segno positivo, che vi è rimasto dentro o condizionato in senso positivo?

Insegnare non vuol dire solo trasmettere nozioni.
Anzi.
Riuscire a tira fuori il meglio di ogni studente con cui si viene a contatto e far sì che sia una persona felice, educata, rispettosa degli altri: questo sì che è il traguardo più bello!
Parola di Mastrogessetto!