Le quattro stagioni sono scandite da due equinozi e due solstizi.
Equinozio e solstizio sono termini di uso comune: tutti sanno cosa significano.
Tuttavia ci sono alcune curiosità che sono legate a ciascuno di esso.
Per carità! Si può sopravvivere anche senza conoscerle.
Ma se appartenete alla schiera delle persone a cui interessa sempre sapere qualcosa in più, vi trovate nel posto giusto.
Questo vale anche per chi, al contrario, vuole verificare se ricorda bene tutto ciò che riguarda l’inizio della stagione primaverile.
Allora siete pronti?
Rilassatevi!
Si parte!

Una, due, tre…otto curiosità sull’equinozio di Primavera
1) È anche l’Equinozio d’Autunno
L’Equinozio di Primavera nell’emisfero settentrionale coincide con l’Equinozio d’Autunno nell’emisfero meridionale.
Ci avete mai pensato?
Pensiamo al Sudafrica o a qualsiasi altro stato che si trova a sud dell’Equatore: lì è appena iniziato l’Autunno!

2) Inizia la primavera astronomica
Nell’emisfero settentrionale, astronomi e scienziati considerano l’Equinozio di Primavera come segno dell’inizio della Primavera, che termina con il Solstizio d’Estate a giugno, quando inizia l’estate astronomica.
Invece, per i meteorologi, la Primavera nell’emisfero nord inizia 3 settimane prima dell’Equinozio, quindi il 1 marzo, e termina il 31 maggio.

3) Uguale dì e uguale notte
È opinione comune quella secondo cui il giorno dell’Equinozio, le 24 ore sono suddivise in modo uguale, 12 ore di giorno e 12 di notte.
Infatti, il termine “equinozio” deriva dalle parole latine “aequus” (uguale) e “nox” (notte).
In realtà, per varie ragioni, le ore di luce sono un po’ di più di dodici.

4) Etimologia di “Primavera”
L’etimologia del termine primavera ha origini molto antiche.
Essa risulta composta da due termini “prima” e “vera“.
Possiamo ricondurre “vera” alla radice sanscrita vas- (che ritroviamo sia in alcuni dialetti che in alcune lingue dell’area balcanica) che significherebbe “ardere, splendere” e che per estensione ha finito per indicare anche l’estate.
Semplicemente, quindi, la “Prima-vera” è la “stagione prima dell’estate“

5) La Pasqua è legata all’equinozio
L’Equinozio di Primavera è importante per il mondo cristiano.
Infatti, nel 325, il Consiglio di Nicea stabilì che la Pasqua sarebbe caduta la prima domenica dopo la prima luna piena che si sarebbe verificata in concomitanza con o dopo l’Equinozio di Primavera.
Questa formula è la stessa per i cristiani occidentali e per quelli ortodossi, ma le chiese occidentali utilizzano il calendario gregoriano (quello maggiormente utilizzato nel mondo), mentre gli ortodossi utilizzano ancora il vecchio calendario giuliano.

6) Ci sono diversi monumenti storici dedicati all’Equinozio di Primavera
Gli antichi Egizi erano chiaramente colpiti dal potere dell’Equinozio.
Infatti costruirono la Grande Sfinge di Giza in modo che indicasse direttamente verso il sole nascente il giorno dell’Equinozio di Primavera.
Anche a Stonehenge, in Inghilterra, è davvero un momento magico quando il sole sorge esattamente tra due enormi massi, posizionati circa 4.000 anni fa.
Muovendosi verso ovest, il sole del tardo pomeriggio nel giorno dell’Equinozio di Primavera a Chichén Itzá, in Messico, crea l’ombra di un serpente gigante sulla scalinata settentrionale della piramide El Castillo.

7) Il suo simbolo è il trifoglio
Il trifoglio è la pianta simbolica dell’Equinozio di Primavera.
Questo fiore, associato anche al Giorno di San Patrizio, ha molte connessioni con il paganesimo. Può rappresentare le 3 parti dell’esistenza umana (mente, corpo e anima), le 3 incarnazioni della Triplice Dea (fanciulla, madre e vecchia) o i 3 regni di terra, mare e cielo.

8) L’Equinozio veniva festeggiato già migliaia di anni fa
I festeggiamenti per la Primavera avvenivano già migliaia di anni prima dell’evoluzione del cristianesimo.
Uno di questi festival era quello di Ostara, che celebrava la rinascita e la fertilità con la piantagione di nuovi semi.
Questi riti derivano dai Celti e dai Sassoni dell’Europa occidentale ed esistevano da molto prima che fossero conquistati dai Romani circa 2.000 anni fa.
Ostara è una dea anglosassone che rappresenta l’alba, che veniva celebrata, combinando banchetti e divertimenti con rituali per promuovere l’equilibrio, per benedire le piantagioni di nuove sementi e per prepararsi ad una stagione di rinascita.

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E anche oggi, che di festeggiamenti non ne vengono fatti, l’arrivo di questa stagione ci fa pensare ,comunque, ad una rinascita.
Concludo con una bella frase di Pablo Neruda:
“Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera.“
Buona Primavera a tutti da Mastrogessetto!