
Il mio terzogenito si chiama Lorenzo.
Un nome comune, ma che associato al santo, martire, ci proietta subito verso una notte un po’ magica.
Ma quanti si sono ispirati a tale giorno?
Molti.
E non mi riferisco certo agli studiosi astro fisici, che hanno studiato e continuano a studiare il fenomeno delle stelle cadenti.
Sicuramente la prima associazione che viene spontanea è piuttosto triste.
Il riferimento è ad una famosa poesia.
Ma c’è solo quella?
Volete fare un rapido volo con la sottoscritta, per saperne di più?
Siete pronti?
Rilassatevi.
Si parte!

Versi, note e colori dedicati alle stelle di San Lorenzo
Ormai la citazione è stata fatta.
Iniziamo con una delle poesie che tutti hanno letto, almeno una volta, nella vita.
VERSI
Dieci Agosto di Giovanni Pascoli
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla arde e cade,
perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!
Vi propongo due poesie meno famose, ma non meno belle.
Stelle cadenti di Carlo Bramanti
Quanti ricordi riempiono questo limpido e immenso cielo…
gocce di chiare stelle come puntini di luce si riflettono nei miei occhi
e in ogni stella luminosa
tra silenzi, pause e battiti..
nel tempo aspetto te.
Prigioniera felice delle tue braccia che stringono nell’anima
dolci melodie nate dal cuore e romantiche parole d’amore
pensieri
stelle cadenti
in una notte senza tempo
spiccano il volo per raggiungerti
da questo limpido e immenso cielo
dove solitaria e magica scivola
di sommersa dolcezza la luna.
A rubare le stelle di Baldo Bruno
Con te a rubare le stelle
in un’ardente notte d’estate
e colgo l’attimo per portarti via
solcando il candore della luna
…le parole sulle scale della fantasia
i tuoi occhi il mio specchio
finalmente s’apre un sorriso…e tu
incredibilmente vera
una stella cadente rompe il buio
ed io …abbraccio l’incanto
…se tu potessi sfiorare
solamente i miei pensieri
le tue labbra mi abbraccerebbero
nel volo di questa notte.
Per i versi, direi, che ci siamo.
Ma le note?
NOTE
Non si poteva iniziare un altro modo.
Anche musicisti stranieri ci hanno parlato di stelle.
E i pittori?
COLORI



Franz von Stuck, Stelle cadenti, 1912
Che i vostri desideri si realizzino!
Da Mastrogessetto!