Lo sai perché … la neve può essere graupel o neve tonda

Siamo in pieno inverno ed è normale che ci siano alcuni fenomeni.

La neve è uno di questi.

Capita, però, dai numerosi meteo ai quali abbiamo facilmente accesso, di leggere o di sentir parlare di neve tonda, graupel o gragnola.

Non tutti sanno a cosa si riferiscono questi termini.

Si può vivere tranquillamente senza conoscerlo, penseranno alcuni di voi.

Ma se invece avete la curiosità di saperne qualcosa in più, andate avanti con la lettura.

Siete pronti?

Rilassatevi!

Si parte!

Differenza tra Gragnola o Groupel e Neve Tonda

Come distinguere i vari tipi di precipitazione a carattere nevoso

Partiamo dalla gragnola o graupel.

1) Gragnola o Graupel

Diversa dalla grandine e dalla neve, è nota anche con il nome di graupel ed è un tipo di precipitazione che si forma in determinate condizioni meteo.

“Come suggerisce il nome stesso, il graupel (dal tedesco graupeln/reifgraupeln, che in italiano significa nevischio/nevischio gelato), non è né neve, né grandine, ma una precipitazione atmosferica distinta per quanto riguarda formazione e aspetto, ben nota ai meteorologi che in precedenza la descrivevano come “grandine leggera”. Tuttavia, il graupel è facilmente distinguibile dalla grandine, per forma e forza delle palline, e in alcuni casi, per le circostanze in cui cade.”

In realtà , GRAGNOLA e GRAUPEL sono LA STESSA COSA, mentre un caso a sé è la NEVE TONDA.

Ma vediamo cos’è il graupel (o gragnola) e come si forma questo tipo di precipitazione

“L’Atlante internazionale delle nuvole (International Could Atlas) dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale delle Nazioni Unite definisce il graupel come “pellet di neve”, dunque palline di neve, precisando che si tratta di un tipo di precipitazione di breve durata, costituita da “particelle di ghiaccio croccanti, bianche, opache, di forma arrotondata o conica, e di circa 2-5 millimetri di diametro”. In determinate condizioni atmosferiche, specificano i meteorologi, i cristalli di neve in formazione e in discesa, possono incontrare e passare attraverso nubi di goccioline d’acqua molto fredde.

Entrando in contatto con il cristallo di neve, queste goccioline, che hanno un diametro di circa 10 micron e possono trovarsi allo stato liquido, si congelano sulla superficie del cristallo, innescando un processo di crescita che fa in modo che la forma originaria del cristallo stesso non sia più identificabile e diventi simile a una pallina. Questo cristallo risultante viene chiamato appunto graupel.”

2) Neve tonda

La neve tonda è, invece, più simile alla neve che alla grandine perchè si forma dai fiocchi di neve.

La definizione è la seguente:tipologia di precipitazione formata da fiocchi di neve che, durante la loro caduta, hanno perso la loro originaria struttura passando attraverso uno strato atmosferico relativamente più mite con temperatura prossima a quella di fusione oppure caratterizzato dalla presenza di goccioline sopraffuse.”

Qual è la differenza tra neve tonda e gragnola

La distinzione non è semplice, anzi è piuttosto controversa

Lo dimostra il fatto fatto che queste due tipologie di precipitazione condividono lo stesso METAR, ovvero la sigla GS.
Talvolta, infatti, questi due termini vengono utilizzati, anche in italiano, come sinonimi.
Tuttavia, mentre nel caso della gragnola il fiocco di neve subisce un parziale scioglimento, nel caso della neve tonda questo non avviene e il fiocco si deforma o, meglio, si arrotola assumendo una forma sferoidale o conica.

I granuli della neve tonda sono bianchi, opachi e irregolari mentre quelli della gragnola sono, invece, lisci e traslucidi e sono caratterizzati da una maggiore densità.

Diversamente dalla pioggia gelata e analogamente alla gragnola, anche la neve tonda è associata a situazioni di instabilità atmosferica e per tale motivo tale precipitazione si verifica, generalmente, in presenza di nubi a sviluppo verticale come i cumuli e i cumulonembi.

Questo spiega, inoltre, il fatto che la neve tonda si presenti, di solito, sotto forma di rovescio associata, spesso, a pioggia o neve.



Con questo grafico, preso in prestito da un centro meteorologico del Salento, concludiamo il nostro approfondimento su questi tipi di precipitazioni che oltre a somigliarsi molto, hanno in comune il fatto di essere ghiacciati.

Buon inverno da Mastrogessetto!

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