COS’E’ L’ESTATE DI SAN MARTINO
Quando ci troviamo, ormai, in peno autunno, può succedere che ci siano alcuni giorni di bel tempo.
Infatti l’ Estate di san Martino indica unperiodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore.
Sembra, insomma, di ritornare all’estate.
Nell’emisfero australe il fenomeno si osserva in tardo aprile – inizio maggio, mentre nell‘emisfero boreale nei giorni che precedono o seguono l’11novembre.
In questo periodo, accade molto spesso, che pioggia, nebbia e freddo, i casi, – non si tratta infatti di un fenomeno che si verifica sempre e in maniera sicura -, possono lascino spazio a qualche giornata di sole, ma soprattutto a un leggero rialzo delle temperature.
E così, se c’è tempo bello, proprio intorno alla prima metà del mese di novembre, si sente spesso parlare di Estate di San Martino.
Non si tratta di un colpo di coda dell’estate, ma piuttosto di un vero e proprio fenomeno avvolto da miti e leggende di origine cristiana che sono entrati a far parte della credenza popolare.
In realtà alcuni esperti hanno cercato di darne una spiegazione scientifica.
QUANDO E’ L’ESTATE DI SAN MARTINO
L’Estate di San Martino, come detto sopra, si verifica solitamente intorno all’11 novembre.
La sua durata è espressa da un famoso detto popolare che recita: “L’Estate di San Martino dura tre giorni e un pochino”.
In realtà la durate del periodo mite, con assenza di precipitazioni e prevalenza di schiarite, non ha un limite specifico secondo gli scienziati
Il nome, “Estate di San Martino” è perchè si verifica nell’emisfero boreale proprio in concomitanza del giorno in cui si celebra il Santo.
LA LEGGENDA
Una leggenda narra che un giorno d’autunno – molto probabilmente proprio l’11 novembre – mentre usciva a cavallo da una delle porte della città di Amiens, in Francia,accadde questo.
Un soldato, Martino da Tours, si imbatté in un uomo molto povero, nudo e infreddolito.
Quel giorno era brutto tempo e molto freddo.
San Martino si impietosì e decise di aiutare il povero.
Senza pensarci due volte tagliò il suo mantello di lana per donargliene metà.
Poco dopo incontrò un altro mendicante e gli regalò l’altra metà del mantello.
Subito dopo, la pioggia smise di cadere, il cielo si aprì e spuntò il sole, facendo diventare la temperatura più mite.
Quindi leggenda vuole che, ogni anno, ci sia un’interruzione dalla morsa del freddo per commemorare quanto aveva fatto quell’11 novembre.https://www.aboutartonline.com/11-novembre-san-martino-di-tour-la-sua-vita-in-alcune-raffigurazioni-artistiche/
SAN MARTINO DA MILITARE A SANTO
“Guardando invece alla storia del santo, risulta che Martino da Tours nacque intorno al 317 da una nobile famiglia. Si convertì al cristianesimo dopo l’episodio del mantello, fu battezzato e dopo vent’anni di carriera militare divenne Vescovo di Tours nel 371. Fu lui a fondare il monastero di Ligugé, il più antico d’Europa. Morì l’8 novembre del 397, a Candes, vicino a Tours.”
LE TRADIZIONI AGRICOLE
“Durante l’estate di San Martino, secondo le tradizioni agricole, venivano rinnovati i contratti agricoli annuali: il detto “fare San Martino”, cioè traslocare, viene proprio da qui. L’estate di San Martino ha dunque anche forti legami con la terra e con i suoi frutti. Infatti tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo.“
FESTE E USANZE
“In questi giorni, oltre a venerare il Santo, si fa onore al buon cibo e all’abbondanza della campagna. Carne alla brace e caldarroste ad Ascoli Piceno, pittule e vino nel Salento, pizza con le alici in Campania, spezzatino di carne in Abruzzo e biscotti tipici a Palermo. La festa è particolarmente sentita anche a Venezia e dintorni, dove i bambini, armati di pentole, coperchi e mestoli, girano per le città entrando nei negozi e chiedendo caramelle e dolcetti e cantando una filastrocca. Oltre a varie messe religiose, in Veneto si preparano i dolcetti di San Martino, biscotti di pasta frolla con la forma del santo a cavallo e armato di spada. Insomma, tutta l’Italia si mette a tavola per San Martino e fra i tantissimi piatti della tradizione, l’oca è una delle pietanze più gettonate. Questo grazie a un altro episodio della vita del Santo. Si racconta, infatti, che quando Martino venne acclamato come nuovo vescovo, l’umile prete, che voleva rimanere un semplice monaco, si nascose in un tugurio di campagna. A smascherarlo però fu il gran rumore provocato dalle oche che scorazzavano per l’aia e quindi fu scoperto dai paesani e dovette accettare l’incarico. Per questo, in molti Paesi, non solo in Italia, l’oca è la portata principale del pranzo di San Martino.“
L’ESTATE DI SAN MARTINO ALL’ESTERO
“L’Estate di San Martino è nota anche nelle culture francofone e iberofone. Nei Paesi anglosassoni è nota come “Indian Summer” (letteralmente estate indiana); invece in alcune lingue slave, come il russo, è chiamata “Bab’e Leto” che significa “estate delle nonne”. Ancora oggi San Martino viene celebrato in Belgio, Olanda, Polonia, Francia, Germania, Austria, Estonia e Lituania. I bambini, nei giorni che precedono l’11 novembre, costruiscono lanterne di carta o di legno, e le portano nella processione che si svolge in molte cittadine. Al termine si radunano intorno al fuoco mangiando dolci e cantando canzoni dedicate a San Martino.“
COSA DICE LA SCIENZA
“Non solo leggenda.
C’è anche una spiegazione scientifica intorno al fenomeno riguardante l’Estate di San Martino. Molti esperti concordano nell’affermare che la fase di tempo stabile possa essere ricondotta all’espansione dell’anticiclone dalla Spagna verso tutto il Mediterraneo. Il verificarsi di alta pressione, alte temperature e bel tempo potrebbe essere infatti dovuto ad un ritorno ciclico proprio di questo anticiclone.”
L’ ESTATE DI SAN MARTINO IN NOTE
“In ambito musicale, ‘L’Estate di San Martino’ è il nome di un gruppo italiano di rock progressivo.
La corrispondente espressione in lingua inglese “Indian Summer” è usata come titolo in varie opere, fra cui le omonime canzoni dei The Doors dall’album Morrison Hotel, dei Manic Street Preachers dall’album Send Away the Tigers e Indian Summer Sky degli U2 da The Unforgettable Fire.
Da non dimenticare che, nel 1993, Fiorello mise in musica la poesia di Giosuè Carducci ‘San Martino’ ( non me ne vogliate, ma non l’ho proprio apprezzata!)
Alla poesia venne data una musica orecchiabile con suoni anche da discoteca re mixata da Fargetta su cui il re del Karaoke cantava ripetutamente la prima strofa “La Nebbia Agli Irti Colli…” usata come ritornello alternata a tutte le altre strofe.
L’ESTATE DI SAN MARTINO IN VERSI E IN PROSA
San Martino
La nebbia a gl’irti
colli piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero
migrar.
“L’estate di San Martino è celebrata in diverse poesie e presta il nome anche al titolo di un romanzo.
Ricordiamo la poesia di Carducci intitolata ‘San Martino’, ‘Novembre’ di Giovanni Pascoli https://mastrogessetto.it/novembre-esempio-di-analisi-di-una-poesia-figure-retoriche-e-commento/e il romanzo di Stifter intitolato ‘L’estate di San Martino’. “
Concludendo, non resta altro che goderci, anche quest’anno, l’estate di san Martino.
Parola di Mastrogessetto!