Il papà in poesia

Esistono tantissime poesie dedicate al papà.

Tutti hanno scritto, durante la loro infanzia, qualcosa per il papà.

Ma cos’è un papà?


 Cos’è un papà di L. Musacchio

Il papà non è solo
l’amico delle capriole
sul letto grande
Non è solamente l’albero
al quale mi arrampico
come un piccolo orso
non è soltanto chi tende
con me l’aquilone nel cielo.

Il papà è il sorriso discreto
che fa finta di niente
è l’ombra buona
della grande quercia
è la mano sicura
che mi conduce nel prato
e oltre la siepe.

Non è facile fare il papà.

Se esistesse una ricetta da seguire, forse, questo sarebbe più semplice.

Ricetta del buon papà di Jolanda Restano

Ingredienti per un buon papà

Per fare la ricetta del buon papà
prendi una manciata di buona volontà,
unisci sei cucchiai di santa pazienza
e una buona dose di affetto e tolleranza.

Scalda con abbracci e tenero amore,
unisci tanti baci da far scoppiare il cuore,
aggiungi un chilo e mezzo di grande simpatia,
un mucchio di sorrisi e tanta allegria.

Infine aggiungi coccole in grande quantità
mescola per bene: ed ecco il mio papà!

I figli crescono e anche il rapporto con il proprio padre cambia, diventando più profondo e più intenso.

Padre se anche tu non fossi il mio di Camillo Sbarbaro

Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi a me un estraneo,
per te stesso egualmente t’amerei.
Ché mi ricordo d’un mattin d’inverno
che la prima viola sull’opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l’appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.

E di quell’altra volta mi ricordo
che la sorella mia piccola ancora
per la casa inseguivi minacciando
(la caparbia avea fatto non so che).
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura ti mancava il cuore:
ché avevi visto te inseguir la tua
piccola figlia, e tutta spaventata
tu vacillante l’attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l’avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo ch’era il tu di prima.

Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi a me un estraneo,
fra tutti quanti gli uomini già tanto
pel tuo cuore fanciullo t’amerei.

Purtroppo arriva il triste momento in cui daremmo chissà che cosa per avere al nostro fianco un padre che non c’è più.

A mio padre di Alfonso Gatto


Se mi tornassi questa sera accanto
lungo la via dove scende l’ombra
azzurra già che sembra primavera,
per dirti quanto è buio il mondo e come
ai nostri sogni in libertà s’accenda
di speranze di poveri di cielo
io troverei un pianto da bambino
e gli occhi aperti di sorriso, neri
neri come le rondini del mare.

Mi basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è un’ombra la memoria
della tua voce che diceva ai figli:
– Com’è bella notte e com’è buona
ad amarci così con l’aria in piena
fin dentro al sonno – Tu vedevi il mondo
nel plenilunio sporgere a quel cielo,
gli uomini incamminati verso l’alba.

Mi piace concludere con questa citazione : “le lacrime e le paure di un padre sono invisibili, il suo amore è silenzioso, ma la sua cura e protezione rimangono come un sostegno forte per tutta la vita”.

Parola di Mastrogessetto!

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