C’è un borgo in mezzo alle Alpi dove ancora si vive senza elettricità.
Avete capito bene: non c’è elettricità!
La mia reazione, quando l’ho scoperto, penso sia stata quella di molti di voi: un miscuglio fra stupore, incredulità e perplessità.
Ma il paesino esiste sul serio.
Il suo nome?
Foroglio

FOROGLIO: DOVE SI TROVA
Foroglio, è un piccolo villaggio nel comune di Bignasco,nella pittoresca Valle Bavona, una delle valli laterali del Ticino, in una parola in Svizzera.
La Val Bavona è un vero e proprio tesoro nascosto tra le montagne del Ticino.
Qui l’energia viene prodotta in modo naturale, con tre centrali idroelettriche e tre laghi di riserva.
Tuttavia, non c’è corrente elettrica, tranne che a Robiei.

Foroglio è il punto di partenza per un viaggio alla scoperta della Val Bavona e della sua storia.
C’è un percorso o meglio un sentiero didattico che conduce attraverso i villaggi di Cavergno e Bignasco. https://www.bavona.ch/it/itinerari
Prosegue lungo il fondovalle fino alla Terra di Foroglio, a Pontido e attraverso la Val Calnegia fino ai pascoli alpini a oltre duemila metri di altezza.
Lungo il cammino, si possonono e tracce lasciate dall’uomo e la storia di una popolazione che si è adattata a vivere in armonia con la natura.
Bene.
Ma torniamo a Foroglio.
COSA C’E’ DA VEDERE

LA CASCATA
Uno dei punti salienti di Foroglio è la sua spettacolare cascata, che precipita da un’altezza di 110 metri.
Si può ammirare da molte parti del villaggio e offre un panorama mozzafiato.
Lo spettacolo è ancora più bello dopo un periodo di pioggia quando l’acqua scorre con maggiore forza.
“Una cascata – spiega il professor Bruno Donati nella guida ‘Foroglio’ (agenziakay edizioni) – si forma solo dove c’è un dislivello molto accentuato che, nel caso di Foroglio, venne creato dal congiungimento di due ghiacciai.”
” Il primo, gigantesco e possente, scendeva dall’alta Val Bavona; il secondo, più ridotto e meno vigoroso, raccoglieva le nevi perenni della Val Calneggia.
Al loro scioglimento (tra 8000 e 10000 anni a.C.) vennero alla luce due solchi vallivi, simili fra loro per forma, l’uno figlio dell’altro, ma con ampiezza e dislivelli diversi. Una valle principale e una laterale sospesa, collegate fra loro dal filo d’acqua della cascata”.

Come arrivarci?
Si può raggiungere attraverso un sentiero ben segnalato che parte dal villaggio.
Il rumore della cascata combinato con le altre caratteristiche del luogo crea un’atmosfera molto suggestiva.

LA CHIESETTA
Le case sono raccolte attorno alla sua chiesetta quattrocentesca dove si possono ammirare un trittico di scuola germanica del 1553 e un quadro di fine Settecento proveniente da Roma, che illustra la “Presentazione della Vergine al Tempio”.

LE TORBE
Nel villaggio, accanto alle tipiche abitazioni in pietra, si notano anche alcune torbe: “edifici con funzione di granaio – spiega ancora Bruno Donati – e costituiti da un basamento in pietra con sostegni a forma di fungo sui quali poggia la parte superiore in legno. Sono costruzioni antiche che rimandano alla coltivazione della segale, messa a essiccare sui ballatoi e conservata nella cella granaria”.

COME ARRIVARE
Anche in un borgo “lontano” come Foroglio, arrivarci è davvero facile:
In auto
- Da Lugano, prendi l’autostrada A2 in direzione di Bellinzona.
- A Bellinzona, prendi l’uscita per Locarno sulla A13.
- Da Locarno, segui le indicazioni per la Valle Maggia.
- Attraversa la città di Maggia e segui le indicazioni per la Valle Bavona.
- Infine, segui le indicazioni per Foroglio.
In treno e autobus
- Prendi un treno da Lugano a Locarno.
- Da Locarno, ci sono autobus per Bignasco. L’autobus numero 315 parte dalla stazione di Locarno e arriva a Bignasco.
- A Bignasco, dovresti cambiare autobus per Foroglio. Il servizio potrebbe non essere molto frequente, quindi controlla in anticipo gli orari degli autobus.
“I collegamenti nella zona del Ticino sono gestiti dalla FART– Società per le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi, che si occupa anche della storica ferrovia Vigezzina – Centovalli. L’ultimo tratto di percorso è invece gestito dai tradizionali autopostali, gli autobus gestiti dal sistema postale svizzero (La Posta).”
Una volta arrivati si respira subito un’aria diversahttps://youtu.be/m6KLRK2rJZg?si=8HHeJzKuTwNksWTM
La mancanza di elettricità contribuisce a creare un’atmosfera unica e tranquilla.
Non solo.
Il villaggio è un esempio perfetto di come era la vita nelle Alpi Svizzere secoli fa, con le sue case in pietra e i tetti in pietra ollare, un materiale tipico della regione.
Ma soprattutto, in un mondo iperconnesso, è il luogo perfetto dove riscoprire il piacere dei tempi lenti, vivendo secondo i ritmi della natura.
Un’esperienza da provare!
Parola di Mastrogessetto!