La notte di san Silvestro, che cade il 31 dicembre, è da tempo il giorno in cui si festeggia l’anno appena concluso e l’arrivo di quello nuovo.
Il primo giorno dell’anno coincide con gennaio dall’ introduzione del calendario gregoriano, mentre prima era il primo giorno di marzo.
Da sempre è stata usanza festeggiare l’arrivo del nuovo anno con vari riti propiziatori.
Anche i poeti hanno dato libero sfogo alla loro vena creativa per scrivere poesie di ogni tipo.

Fine d’anno
Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l’altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici e irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell’enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges è stato un poeta argentino , nato nel 1899 e morto nel 1986.
Questa è una delle sue bellissime poesie.
La seconda poesia che ho scelto, è venuta fuori dalla penna di un poeta nostro connazionale, Enrico De Luca, detto Erri, nato a Napoli nel 1950.

Prontuario per il brindisi di Capodanno
Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta;
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno
sarà eroe,
a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.
Concludo con una poesia che in realtà non lo é.
Si tratta infatti di una canzone.
Ma ,secondo me, molti testi di canzoni , se non fossero accompagnati dalla musica, sarebbero dei bellissimi componimenti poetici.
Uno di questi che io amo molto, è quello di un grande maestro della musica italiana.
Incredibile come sia ancora attuale questa stupenda canzone, scritta nel 1979,non trovate?

Con questo messaggio di speranza Mastrogessetto vi augura un BUON FINE D’ANNO E UN BUON PRINCIPIO!