Le feste sono arrivate.
Tutti noi stavamo aspettando questo momento di pausa, per trascorrere dei piacevoli momenti in famiglia o per allentare un po’ le tensioni di una vita frenetica passata a correre!
Anche i nostri ragazzi sentono l’esigenza, quasi fisiologica, di assaporare, di nuovo, un po’ di libertà, sia per gli orari sia per lo studio.
Ma (e sono sicura che ci avete già pensato!) gli insegnanti questo lo sanno?
Talvolta noi genitori, in procinto delle vacanze natalizie o pasquali (ancora peggio perché più brevi!) ci siamo chiesti se i docenti sono solo docenti o persone che oltre alla scuola vivono una vita familiare o sociale in genere (chissà se anche me, in veste d’insegnante, mi hanno visto in questo modo!!).
In realtà quando andiamo a leggere quanti e quali compiti sono stati assegnati, l’esclamazione più gentile che ho sentito dire è stata: “Alla faccia delle vacanze !?”
Cosa dovrebbero fare gli insegnanti
Ogni insegnante dovrebbe considerare che quei giorni dovrebbero servire a tutti, studenti in particolare, per ricaricarsi.
Dovrebbero anche fare un calcolo di quanti sono i giorni effettivi non festivi o non prefestivi, considerare che oltre alle proprie materie con i relativi compiti ci sono anche quelli dei colleghi e così via.
Ho usato tutti verbi al condizionale perché questo, in realtà, non accade quasi mai.
Anzi, più volte, ho sentito dire dagli altri insegnanti, che i ragazzi hanno più tempo per svolgere i compiti, visto che la mattina, non hanno le lezioni scolastiche.
“Troppi compiti a casa e il diritto al riposo per gli studenti durante la sospensione dell’attività didattica, è nella Costituzione.”
Questo è stato approfondito in un articolo della rivista specializzata Orizzonte Scuolahttps://www.orizzontescuola.it/troppi-compiti-a-casa-e-il-diritto-al-riposo-per-gli-studenti-durante-la-sospensione-dellattivita-d
“Con il giusto equilibrio e buona dose di volontà, la soluzione c’è, lo strumento normativo anche, basta volerla conseguire.”
Tuttavia, come accade spesso, la teoria difficilmente si mette in pratica.
Inoltre, se si considera il fatto che la maggior parte di scuole ha l’anno scolastico diviso in quadrimestri e che subito dopo le feste vengono programmate interrogazioni e verifiche, in vista del rush finale per gli scrutini /pagelle di inizio febbraio, se si aggiunge anche questo , ecco sono sicura che i compiti delle vacanze di Natale travolgeranno i vostri figli.
Ci vogliamo rovinare le feste? Facciamo finta di niente e assecondiamo i nostri pupilli nel boicottare i compiti assegnati?Offriamo la nostra spalla per piangere?
Sgomentarsi non serve a niente ma nemmeno protestare o non eseguire i compiti. Sia nel primo che negli altri casi i vostri ragazzi non otterrebbero niente di buono.
Ecco qua dei consigli spiccioli, ma spero utili, per non essere sopraffatti dalla situazione.
COME SOPRAVVIVERE AI COMPITI DI NATALE IN QUATTRO MOSSE
1. CONTARE I GIORNI IN CUI I VOSTRI FIGLI POSSONO REALMENTE FARE I COMPITI.
Il primo consiglio è quello di considerare quanti giorni hanno a diposizione per fare i compiti.
Qualcuno di voi penserà che basta togliere i festivi e le vigilie e il gioco è fatto!
Non sono d’accordo!
Dipende infatti da come trascorrerà la famiglia l’intero periodo; ad esempio se è prevista una vacanza, una visita ai parenti lontani e così via.
Prendiamo un’agenda o un vecchio calendario, oppure semplicemente un quaderno (sconsiglio un foglio, perché difficilmente non verrà perso in 15 giorni) e segniamo con una croce o evidenziamo quali sono i giorni nei quali realmente possono dedicarsi allo svolgimento dei compiti.
Il primo step è fatto!
2. CONTROLLARE L’ORARIO DI RIENTRO SCUOLA
Seconda cosa da fare è quella di controllare l’orario delle materie del primo giorno di rientro.
Sicuramente quelli sono i compiti che avranno la precedenza sugli altri. Non vorrei che con la Befana arrivi anche una valanga di lavori da svolgere per il giorno dopo.
Non esiste magia che possa infatti dilatare il tempo e in modo da allungare una giornata di diverse ore e ridursi a far tutto il 6 gennaio; beh, datemi retta, non è proprio una delle soluzioni migliori!
Infatti, l’ultimo giorno, va fatto soltanto un ripasso orale delle materie che dovevano essere studiate e va data un’occhiata anche ai compiti scritti, per “riaccendersi” la memoria su quanto è stato fatto nei giorni precedenti.
Andiamo avanti!
3. DISTRIBUIRE I COMPITI DI NATALE NEI GIORNI A DISPOSIZIONE
La terza cosa da fare è questa. Con il registro elettronico acceso e il diario aperto ( perché nonostante l’entrata in uso del Registro Elettronico, molti docenti non lo usano del tutto o lo integrano con consegne scritte sul diario come un tempo).
Nella distribuzione dei compiti bisogna tener conto di due cose:
. dare la precedenza agli scritti: ad esempio se devo studiare scienze e fare degli esercizi scritti di matematica, farò prima questi ultimi, studiando nei giorni più vicini al rientro a scuola, in modo che quando i vostri ragazzi dovranno ripassare avranno sempre ben memorizzato quanto studiato.
. dare anche la precedenza ai lavori più lunghi : se devono fare una ricerca, un tema o altro di simile , è bene che partano per tempo in modo tale che se ci fosse qualche imprevisto possano sempre recuperare .
4. SEGNARE O EVIDENZIARE LE COSE FATTE
Ogni volta che vostro figlio/a ha svolto un compito lo deve segnare o evidenziare in modo che si renda conto quanti ne deve ancora svolgere.
Prima dell’uso del registro elettronico, quando l’unico strumento era il diario io consigliavo di fare così, ma sconsigliavo vivamente di cancellare del tutto , tirandoci una riga sopra quanto era scritto.
Non sono una psicologa , ma penso che questo piccolo gesto di tirarci una riga sopra fosse liberatorio, come dire “anche questa è fatta”.
La stessa cosa vale per quando uno deve ricopiare qualcosa scritto in brutta, notevolmente lungo, qualora la brutta non debba essere riconsegnata , anche lì, c’è chi cancella le righe già ricopiate.
Non produce lo stesso effetto liberatorio come detto sopra?
Per fortuna, restando tutto scritto online, ora non si può andare incontro a grandi problemi.
Ultima raccomandazione: al rientro, come ho già detto sopra, i vostri ragazzi dovranno rinfrescarsi la memoria, ripassando il giorno precedente a quello in cui è richiesto il lavoro , tutto ciò che hanno fatto nell’arco delle vacanze.
Non ho tolto i compiti ai vostri figli, non ho nemmeno svolto i loro compiti, ma sono sicura che loro riusciranno e quindi voi riuscirete a gestire meglio i compiti “rovina vacanze”.
E ora non resta che augurarvi buone feste!
Mastrogessetto!