Come intrattenere un bambino ammalato : sei idee per piccoli e grandi

Ci sono delle situazioni in cui è inevitabile che i bambini siano costretti a stare a letto.

Nei momenti peggiori non c’è altro da fare che accoccolarli e alleviar loro il più possibile il dolore e lo star male.

Ma, fortunatamente, i bambini rispetto a noi adulti hanno una marcia in più.

Così, basta che stiano leggermente meglio, che iniziano ad annoiarsi e hanno bisogno di essere intrattenuti.

Se volete evitare che si “rincitrulliliscano” come diceva il famoso gufo ( usa proprio il verbo detto in questo modo!), nel cartone di Bambi, guardando per ore e ore la televisione o tablet e simili, ecco qualche suggerimento adatto a questi momenti.

Siete pronti?

Rilassatevi!

Si parte!

Come intrattenere un bambino ammalato

Naturalmente il leggere a voce alta delle storie è una delle cose più giuste che si possano fare anche quando un bambino sta poco bene.https://mastrogessetto.it/come-leggere-ad-alta-voce-ai-bambini/

Ma poichè il tempo per i nostri piccoli pazienti, sembra non pasare mai, dobbiamo troavare altr strategie per renderli più sereni possibe.

Le idee che vi sto per suggerire sono semplici e conosciute.

E’ un po’ come “scoprire l’acqua calda”.

Ma a tutti può succedere di avere la soluzione sotto il naso e non riuscire a vederla.

Bene.

Iniziamo.

Tre idee per i bambini più piccoli

1) Il teatro dei burattini

Quale bambino maschio o femmina non ha alcuni peluches’

Per fare un teatro dei burattini non server la struttura che possiedono i professionisti.

Basta un letto.

“Un letto ?” vi starete chiedendo.

Avete letto bene.

L’ammalato spettatore starà normalmente nella parte della testata del letto.
Voi vi metterete in fondo, ben nascosti e userete la parte finale del letto come scenario .
E’ lì che i vari pupazzi, peluches e simili reciteranno la loro storia.

Vi garantisco che anche una storia semplice e inventata da voi può essere accativante e coinvolgente: il trucco è quello che i personaggi si rivolgano, ogni tanto allo spettatore ( come fanno i burattinai).

Infine, soprattutto per i maschietti, non fate mancare qualche azzuffata.

2) La barca

Questo è un gioco che va bene quando i bambini no stanno troppo male.

Il letto si trasforma in una barca.

Nello stesso modo il pavimento può essere il mare, ma anche un fiume o un lago.

Non si può scendere ma si può far finta di navigare, pescare e chi più ne ha più ne metta.

Un Imbuto può diventare un cannocchiale o un foglio di carta arrotolato fermato con un po’ di nastro di carta ( l’imbuto può essere pericoloso per i bambini più piccoli).

Naturalmente l’adulto deve essere una sorta di narratore che racconta il viaggio.

Anche in questo caso deve essere “cucito” addosso al sogetto ammalato, rendendo l’avventura più o meno movimentata.

3) Le ombre cinesi

Chi di voi non ha mai sentito parlare di ombre cinesi?

Naturalmente la stanza deve essere completamente al buio, vi serviranno poi una parete nuda ed una lampada da tavolo orientabile.

La luce deve essere posizionata precisamente in modo da illuminare perfettamente il muro, ad una distanza di almeno un metro.

Le mani devono stare esattamente davanti la fonte luminosa, sempre ad un metro dalla parete. Più le mani saranno vicine alla lampada, più le ombre create saranno grandi.

Tre idee per i bambini più grandi

1) Sasso, carta e forbice

Questo è un gioco semplice che non richiede dispendio di energie e che i bambini possono fare anche da sdraiati.

Entrambi i giocatori dovranno agitare i pugni nell’aria 3 volte mentre dicono “carta, forbice, sasso” (il pugno si abbassa a ogni parola pronunciata).

Chi vince?

Ogni volta funziona così: il sasso distrugge la forbice, la forbice taglia la carta e la carta copre il sasso.

Se entrambi i giocatori fanno la stessa mossa, allora avranno pareggiato e dovranno ripetere il round.

Si stabilisce un punteggio: chi lo raggiunge prima vince.

2) Mestieri mimati

Questo gioco può essere fatto in due modi: con la partecipazione passiva dei bambini (se sono più piccoli o non stanno bene) o con la loro duplice partecipazione attiva e passiva.

Non importa essere dei mimi o degli attori per riuscire a mimare dei mestieri per i bambini: se proprio non indovinano si può dar loro qualche suggerimento con la voce.

Poi in momenti come questi è bene introdurre qualche parte comica all’interno della “piccola recita” che gradiranno molto i bambini, soprattutto se più piccoli.

La difficoltà maggiore sarà quella di riuscire ad indovinare voi.

Ma anche questo può diventare un aspetto giocoso e divertente.

Stabilite un punteggio, piuttosto basso,perché altrimenti può essere stancante, del tipo ” chi arriva prima a tre vince!”.

Meglio fare così ed eventualmente ripartire da capo con il gioco, per una seconda manche, che non arrivare mai alla fine.

3) La catena di parole

Richiede una certa concentrazione, quindi i bambini non devono stare male.

L’età giusta per il gioco è da sei anni in poi, ma con quelli più svegli anche un po’ prima.https://mastrogessetto.it/giochi-da-fare-in-casa/

E’ un gioco con finalità didattiche per la lingua italiana che io ho usato molto nella prima classe della primaria.

La Catena è una sequenza di parole in cui ogni parola comincia con l’ultima parte o meglio con l’ultima sillaba della parola precedente.

Esempio pratico:

caNE– neVE-veLA – laNA – naSO – soLE e così via

L’esempio sopra prende in considerazione solo parole bisillabe.

Ma si può fare, salendo di livello di difficoltà anche con parole di tre o più sillabe.

Esempio, partendo dalla stessa parola:

caSA – saLE

caSA – SAlame

caSA – SAlutare

Nei precedenti esempi ogni volta aumenta la difficoltà.

Ci sono tanti altri giochi che farebbero al caso nostro e sono sicura che ognuno di voi tira fuori dal proprio “cappello magico” quello che è più adatto alla situazione.

Sono dell’idea che stare con i bambini malati anche una piccola parte della giornata, giocando con loro ha un importante valore.

Per gli adulti è il modo di sentirsi meno impotenti perché nessuno vuole vedere star male un bambino, sia pure per un semplice raffreddore.

Per i bambini è il sapere che essere malati non vuol dire essere soli ma poter giocare e stare vicini ai propri cari.

E credetemi questi momenti, a voi e a loro, resteranno impressi per sempre nella loro memoria.

Parola di Mastrogessetto!

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