Insegnare ad abbottonare il giacchetto ad un bambino è un semplice “problema” quotidiano, che prima o poi vi troverete ad affrontare.
Se vostro figlio è diventato “grande” ed è entrato ufficialmente nel mondo della scuola, probabilmente vi state trovando davanti a questa nuova piccola grande conquista!
Sembra una cosa scontata, ma non lo è.
I ritmi veloci delle nostre giornate ci portano ad arginare anche questo problema: spesso è molto più semplice infilarlo noi ai nostri piccoli, risparmiando un sacco di tempo.
Ma la cosa si presenta quando noi o i nonni, che talvolta ci sostituiscono, non possiamo essere presenti.
Chi l’abbottonerà ai nostri cuccioli, prima che escano da scuola?
Una volta giunti alle scuole elementari, i genitori o i nonni non possono più entrare, anche in situazioni normali, come succedeva alla scuola materna, all’interno dell’istituto.
I bambini così devono cominciare ad imparare a risolvere da soli i primi piccoli “problemi” quotidiani, come abbottonare il giacchetto.
Inoltre, non possiamo certo pretendere che l’insegnante di turno (anche se spesso lo fa), fra le tante cose, si accolli anche quella di abbottonare il giacchetto a ciascun bambino.
Per questo, dopo che i bambini hanno imparato a vestirsi, devono affrontare lo step successivo: imparare ad abbottonare il giacchetto.
Non preoccupatevi, prima o poi imparano tutti! Prendetevi un po’ di tempo e provate a leggere i miei piccoli stratagemmi: non vi risolveranno la vita, ma sicuramente ve la alleggeriranno un po’.
Rilassatevi!
Bastano pochi minuti.
Pronti?
Si parte!
Come insegnare ad abbottonare il giacchetto in sei mosse
1. RITAGLIATEVI TEMPO
Mai scegliere quei momenti in cui abbiamo i minuti contati per insegnare qualcosa di nuovo ai nostri figli.
Da sempre i pedagogisti, ma anche semplicemente i detti popolari, ci hanno insegnato che:
“Con i bambini e i vecchi la fretta non va d’accordo”
Questa frase, la ripeteva spesso mia nonna, e come molte altre era piena di saggezza.
Infatti, se seguiamo quanto ci suggerisce questo aforismo, ci renderemo subito conto che la mattina quando stiamo per portarlo a scuola, non è certo il momento adatto per fargli imparare qualcosa di nuovo.
Facciamolo provare durante il giorno, quando si presentano altre occasioni in cui dobbiamo uscire.
2. OCCHIO AI BOTTONI
I bottoni non devono essere cuciti troppo attaccati e gli occhielli toppo stretti, perché altrimenti, abbottonarsi il giacchetto, risulterà più difficoltoso.
Quando provate un nuovo indumento che presenta dei bottoni rigidi e occhielli troppo stretti, non perdete anche voi la pazienza e magari decidete di non acquistare il capo in questione proprio per questo motivo?
3. EVITARE LE CRITICHE
Non criticatelo se abbottonandosi il giacchetto salta un bottone, ma anzi incoraggiatelo perché siamo vicini al traguardo.
Con l’inizio della scuola, viene riproposta una pubblicità televisiva della Kinder, che mostra il risveglio di una famiglia e il bambino più piccolo arriva in cucina con una camicia a quadri che è riuscito ad abbottonarsi da solo, saltando appunto un bottone.
Lo spot ruota tutto intorno alla parola tenerezza ed è quella che suscita la vista di questo bambino, sia alla mamma della pubblicità, che a noi per i quali è stato creato.
Non per nulla il “titolo” è Kinder Brioss – Risveglia la tenerezza.
Riflettete: se il bambino in tv vi suscita simpatia e tenerezza, non vorrete mica diventare una iena se il vostro ha saltato un bottone?!
Incoraggiatelo e gratificatelo per il suo successo!
4. SE NON HA BOTTONI?
Anche per la cerniera o chiusura lampo, procedete nello stesso modo: per alcuni bambini, pochi, risulta più facile, per altri (la maggioranza), meno.
Anche questo semplice gesto rientra nel potenziamento della motricità fine che raggiunge la sua maturazione proprio verso i cinque/sei anni.
5. PAZIENZA
Avere tanta pazienza perché ogni bambino ha i suoi tempi che vanno rispettati.
Per i genitori con bambini che mostrano particolari difficoltà al riguardo, segnalo un libro di Erikson: “Disturbi della coordinazione motoria”. L’ho trovato molto interessante ed inoltre ha anche un prezzo economico.
6. RIPETERE
Ripetere, ripetere e ancora ripetere.
“Repetita iuvant” dice la locuzione latina che tradotta letteralmente significa “Le cose ripetute aiutano”.
Infatti è proprio così.
Non stanchiamoci mai di far riprovare a fare le cose, perché sarà così , (e non solo per l’abbottonarsi il giacchetto), che i nostri figli diventeranno sempre più autonomi.
Vi sentite un po’ più rilassati ? Bene!
“Ma fossero finiti qua i problemi!”, starete pensando.
I problemi sono appena cominciati, ma almeno il giacchetto ce lo siamo abbottonato!
Parola di Mastrogessetto!