Ognuno ha delle fissazioni, chiamiamole così.
Se facessi un elenco di quelle più comuni, dovrei stilare una lunga lista.
Fra le mie,non mi vergogno a dirlo, ho quella di non saper resistere ad entrare in una libreria.
Mi piace, anche, moltissimo viaggiare.
Scoprire nuovi luoghi, nuove usanze, quello che il posto, dove ti trovi, ti offre.
E questo penso sia comune a tutti.
Ma ( ecco la mia “fissa”), non riesco a fare a meno, ad includere nella visita, anche un’occhiata alla libreria in loco: che si tratti di una fornitissima e bellissima esposizione di libri o che si tratti di un’edicola che svolge anche la funzione di libreria, poco importa.
Non resisto.
Devo dedicare tutto il tempo necessario per visionare il mio “paese dei balocchi”.
Sicuramente noi genitori, influenziamo, almeno fino ad una certa età, i nostri figli.
Così è stato per i miei.
Fin da piccoli passavano, insieme alla sottoscritta, un bel po’ di tempo dentro la libreria di turno.
Ricordo bene, a tal proposito, un episodio di tanti anni fa , quando ero con la mia famiglia all’isola d’Elba.
Vi racconto in breve.
Era una calda sera d’estate e ci trovavamo nella passeggiata di Portoferraio. miei due figli non andavano ancora a scuola, ma amavano molto i libri.
La libreria era aperta, anche di sera, essendo estate.
Eravamo al suo interno già da un po’ e avevamo ,ormai, fatto i nostri acquisti.
Pur avendo già pagato il tutto, indugiammo ancora all’interno, finché i commessi iniziarono a tirare giù la saracinesca, per la chiusura.
Gentilmente pregarono gli ultimi ritardatari di uscire, noi compresi.
Varcata la porta, fu un attimo.
Mancava mia figlia all’appello!
Bussai immediatamente e chiesi di riaprire.
I commessi, sentite le mie motivazioni, mi dissero che dentro non era rimasto nessuno.
Per fortuna, accettarono, di buon grado, di farmi entrare nuovamente e di poter fare un giro di perlustrazione.
Eccola lì: seduta sul pavimento, dietro uno scaffale, mia figlia era completamente presa da un librino che teneva in mano, senza minimamente curarsi di quanto stesse succedendo intorno.
Quando si dice che i libri ti estraniano dalla realtà!
La brontolata non mancò di certo, mentre i librai trattenevano, a stento, le risate.
Certo, se la mia piccola, fosse rimasta chiusa nella libreria, avrebbe avuto un tale spavento che forse l’avrebbe portata ad odiare i libri, associati a quell’esperienza.
Però ancora oggi, che il tempo è passato credo di aver trasmesso ai miei tre figli, ma anche ai miei alunni, l’amore per i libri.
Un libro ti arricchisce, di qualunque cosa tratti.
Questa ricchezza, non ti potrà mai essere tolta, comunque vada la tua vita.
Per questo ho sempre sostenuto che l’amore per i libri va coltivato, con i bambini, fin dalla loro tenera età.
Non sapete da che parte rifarvi?
Eccovi alcuni consigli, a seconda dell’età dei vostri figli.
Mettetevi comodi.
Pronti?
Si parte!
Un libro per ogni età: da pochi mesi fino a 4 anni
Non c’è un limite di età minima che deve essere rispettato per far entrare in contatto i bambini con i libri.
Naturalmente, la scelta deve essere mirata e giusta per il periodo.
Vi suggerirò qualche piccolo libro che può andar bene, per i vostri piccoli, fin dai primi mesi di vita.
Il mercato ne offre veramente tanti e c’è, solo, la difficoltà della scelta.
Ho fatto una divisione in fasce di età che corrisponde a precisi cambiamenti, nello sviluppo del bambino.
Ecco i miei consigli spiccioli.
Libri per bambini fino a 18 mesi
- Libriccini in stoffa
Si tratta di piccoli libri in stoffa, anche di tre soffici paginette soltanto.
Di solito ci sono abbinate alcune attività e qualcosa da mordicchiare, che rispecchia l’esigenza dei bambini di mettere tutto in bocca.

2) Libriccini sonori
Anche questi sono libri leggeri e maneggevoli.
Esercitando una pressione, sulle pagine, emettono dei suoni.
Oltre all’udito stimolano anche gli altri sensi.

3) Libriccini tattili
Sono libri colorati e divertenti ma soprattutto servono a stimolare la creatività, la fantasia e lo sviluppo tattile dei bambini.
Come gli altri sono utili per avvicinarli al mondo dei libri e incuriosirli a scoprire colori, figure, immagini e materiali vari lisci, ruvidi e così via.

Libri per bambini fino a 4 anni
I libri adatti per bambini di questa età sono quelli cartonati, le prime fiabe, i libri della buonanotte, i libri creativi e interattivi, i libri da colorare.
Devono avere testi brevi e scritti con un linguaggio semplice e comprensibile. Anche le illustrazioni devono avere molto spazio, riconoscibili da parte dei piccoli e piuttosto semplici.
Le storie devono essere coinvolgenti e parlare di cose che possono capire.
1)Libri da colorare
“Intorno ai due anni e mezzo, il bambino passa dall’impugnatura palmare, cioè di tutta la mano, all’impugnatura digitale. A questa età comincia anche a provare interesse per il disegno e la grafia.”
Ci sono dei cuccioli che vuoi per spirito di emulazione, vuoi per indole propria iniziano già prima della suddetta età.
Colorare dentro i contorni, un qualcosa già disegnato, dovrebbe essere una capacità acquisita a circa quattro anni.
I miei condizionali stanno sempre a sottolineare che ogni bambino ha i suoi tempi, che vanno rispettati.

2)Libri sugli animali
Gli animali, i loro versi e il loro mondo è una delle prime cose che attraggono i più piccoli.
Anche in questo caso, c’è la difficoltà della scelta.
Si va dai libri con gli animali e i loro cuccioli (mucca – vitellino, chioccia – pulcino e così via), a quelli con i versi di ognuno di loro, a quelli con il nome del luogo dove vivono (gallo-gallina ——->pollaio) e tante altre cose da imparare su questi amici a quattro o a due zampe.

3) Le fiabe
Iniziare a leggere le fiabe ai bambini , non è mai troppo presto.
Anche se vi sembra che siano troppo complesse, scegliete per loro le versioni più brevi e ridotte, adatte ai più piccoli. Esistono anche le versioni pop-up ( letteralmente” libro per bambini dalle cui pagine, una volta aperte, fuoriescono immagini tridimensionali”.
Contenuti semplici e versioni ridotte, sono a questa età due elementi essenziali.

4) Le fiabe della buonanotte
Infine una buona regola può essere quella di leggere una fiaba ai bambini, prima che si addormentino.
Spero che non vi succeda come alla sottoscritta: le fiabe avevano un effetto soporifero per me, mentre i miei figli stavano talmente attenti che non cedevano certo al sonno.
Comunque sia la vostra situazione, il momento della narrazione o della lettura prima del sonno, è molto intimo e prezioso.

Ci fermiamo qui.
Ma la strada è ancora lunga.
Ci occuperemo nelle prossime occasioni dei libri per i bambini dai 4anni in poi.
Intanto, chi ben inizia, è a metà dell’opera!
Parola di Mastrogessetto!