Capodanno: chi festeggia per primo e chi per ultimo, parliamo di fusi orari

 

Prima di tutto dobbiamo parlare di fuso orario.

Che cos’è un fuso orario?

Detto in parole molto semplici, adatte anche ai più piccoli,la superficie terrestre è convenzionalmente divisa in 24 meridiani, ossia in 24 spicchi.

Il meridiano fondamentale – il meridiano con longitudine pari a zero, passa per la città inglese di Greenwich, vicino a Londra, dunque si chiama anche Meridiano di Greenwich.

Lo spicchio formato da due meridiani consecutivi è un fuso orario.

Il fuso orario italiano è UTC+1 durante l’ora solare, mentre UTC+2 durante l’ora legale. Il CET (Central European Time), che comprende anche l’Italia, viene indicato con la sigla UTC+1.

“’UTC è il “tempo coordinato universale“, che corrisponde al fuso orario di Greenwich. In questo punto, dove è stato posto il meridiano 0, le ore 12 in punto arrivano quando il sole si trova esattamente a picco della linea del meridiano, ossia allo zenit longitudinale. La vecchia sigla GMT, che significa “tempo medio di Greenwich”, ha lasciato il posto alla UTC. Il nuovo sistema è basato su orologi atomici e non più su fenomeni celesti.”

“Il CET, fuso orario che comprende anche l’Italia e la cui sigla indica Central European Time, può essere indicato con la sigla UTC+1. Solo nei mesi invernali, però: nonostante l’Italia si trovi a un’ora di fuso da Greenwich, infatti, l’orario UTC corrisponde solo all’ora solare e non a quella legale. Di conseguenza quando in estate portiamo l’orologio avanti di un’ora passiamo da UTC+1 a UTC+2 e da CET diventiamo CEST (Central European Summer Time). Ecco perché, in estate, a UTC+1 non corrisponde il nostro CET, bensì il WEST (Western European Summer Time), fuso orario artificiale di Regno Unito, Irlanda, Portogallo e Marocco che i britannici preferiscono chiamare British Summer Time (BST).”

Detto questo, naturalmente, noi prendiamo come riferimento il nostro fuso orario.

La domanda che sorge spontanea è una.

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Chi festeggia per primo l’arrivo del nuovo anno

Sono gli abitanti delle stupende isole di Kiribati, che purtroppo potrebbero scomparire entro il 2100, per l’innalzamento dell’Oceano, a cusa dei cammbiamenti climatici.

Si tratta di un atollo ( il più grande del mondo!), nella remota Oceania, nell‘Oceano Pacifico, appartenente appunto alla Repubblica delle Kiribati.

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Infatti l’arcipelago è il primo posto abitato al mondo in cui avviene ogni giorno il cambio di data.

Questo luogo si trova proprio sulla linea internazionale del cambiamento di data, una linea immaginaria sulla superficie terrestre istituita nel 1884.

Mentre noi siamo ancora immersi nei preparativi, per gli abitanti del Pacifico sarà già ora (a mezzogiorno ora italiana) di brindare all’arrivo del nuovo anno.

La città più importante a festeggiare, per prima, il nuovo anno è la città della Nuova Zelanda, Auckland.

Auckland è detta la città delle vele.

Non per niente proprio nella magnifica baia di Auckland i neozelandesi si sono aggiudicati per la quarta volta l’America’s Cup, il più ambito trofeo di vela.

Siete pronti per volare in un altro paradiso della nostra terra?

Chi festeggia per ultimo

Gli ultimi festeggiamenti arrivano dalle Hawaii, dove tra feste sulla spiaggia, spettacolari fuochi d’artificio, scatta la mezzanotte, mentre da noi scoccano le ore 12 del primo gennaio.

Le isole, insieme all’Alaska, sono tra i luoghi del mondo in cui il Capodanno si festeggia più tardi.

Voglio concludere con una curiosità.

Lo sapete che potreste festeggiare il Capodanno due volte?

Dopo il primo brindisi di mezzanotte, ad Auckland in Nuova Zelanda, potreste volare, il mattino presto, per raggiungere Rarotonga, nelle Isole di Cook, dove fare il secondo brindisi.

Queste ultime, nonostante appartengano alla giurisdizione della Nuova Zelanda, si trovano sul lato opposto della linea di cambio data del sud Pacifico, e distano in aereo quattro ore. 

Sarebbe sicuramente un’esperienza a dir poco unica!

Parola di Mastrogessetto!

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