Borghi d’Italia: Chianalea di Scilla

Scilla

Lo sapevate che c’è un luogo chiamato “la piccola Venezia del sud“?

In Calabria, per l’esattezza in provincia di Reggio Calabria, si trova un pittoresco borgo di pescatori: Chianalea.

E’ situato nell’incantevole Costa Viola, quel tratto di costa del quale il filosofo greco Platone scrisse:
” Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola, dando vita, ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi,ad una visione sempre nuova”.

E’ la porta d’ingresso allo Stretto di Messina.

Qui aleggia ancora l’antico mito omerico di Scilla, mostro dalle sei teste canine, incubo dei naviganti che percorrevano questo tratto di mare.

IL MITO DI SCILLA IN BREVE

Scilla, ninfa dalla bellezza sconvolgente, viene trasformata dalla maga Circe in un orrendo mostro ed infesta le acque dello Stretto insieme a Cariddi, devastante creatura marina creata da Zeus, capace di ingoiare e rigettare l’acqua del mare causando mortali vortici.”

Questo è un modo molto stringato e forse anche poco corretto di rinfrescare la memoria a chi non ha voglia di approfondire.

Per chi invece, volesse farlo, può cliccare qui https://turismo.reggiocal.it/cultura/miti-e-leggende/scilla-e-cariddi

Cosa fanno Scilla e Cariddi nell’ Odissea?

Le due figure hanno una specificità propria.
Se infatti, Scilla, tratteggiata quale mostro a volte antropomorfo, a volte chimerico e ipertrofico, divora gli uomini, Cariddi risucchia le navi tre volte al giorno, facendole naufragare.

Ulisse è costretto a fare una triste sceltai: meglio affrontare la terribile Scilla e perdere sei compagni piuttosto che opporsi a Cariddi che avrebbe distrutto la nave e ucciso l’intero equipaggio.

“Solcavamo gemendo l’angusto passaggio:/ da una parte era Scilla, dall’altra Cariddi/ divina, che l’acqua salata inghiottiva del mare/ con suono tremendo, che poi rigettava di fuori/ e tutta in gorgoglio travolta bolliva/ come una caldaia sul fuoco che arde:/ la schiuma in alto lanciata giù ricadeva/ battendo le cime d’entrambi gli scogli./ E quando di nuovo l’acqua salata inghiottiva/ del mare pareva sconvolgersi dentro;/ […] lo sguardo era fisso a Cariddi, fisso alla morte./ Fu allora che Scilla ghermì dalla nave/ concava sei dei compagni, i più forti;”

Ulisse riesce così ad evitare il naufragio dell’intera nave, sacrificando però sei dei suoi compagni.

Anche nella Divina Commedia, per esattezza nel VII canto ritroviamo Scilla e Cariddi.

Ma ritorniamo ai giorni nostri.

Cosa vedere a Chianalea di Scilla in Calabria | Borghi Storici

COSA VEDERE A CHIANALEA

Anche le case di Chianalea sembrano sfidare la forza del mare.
E sono proprio le onde, a fare da sottofondo musicale al borgo.

E le barche?

La visita deve partire proprio da Scaro Alaggio, laddove vengono ancorate al riparo dalle onde.

Chianalea in Scilla

Sullo “Scaro Alaggio” ci sono ancorate le barche dei pescatori incorniciate dall’imponente palazzo Scategna, con il suo doppio ordine di balconi in pietra squadrata disposti su tre piani.

Vicino si trova villa Zagari, un edificio del 1933 in stile eclettico.
Qua e là nel borgo di Chianalea sono sparse antiche fontane, le piazze e chiese, tutte molto belle e curate.


Qui il tempo pare essersi fermato.

Le fontane e le chiese, le viuzze e le case, rimandano tutte ai tempi andati.

chianalea di scilla

Altri edifici ben conservati e che meritano una visita sono Palazzo Giordani, costruito nel 1543, Casa Ruffo del ‘300 e la Chiesa di San Giuseppe Chianalea.

Non si può lasciare il paese calabro senza aver ammirato il Castello Ruffo, edificato a scopo militare e adattato a edificio residenziale dal conte Paolo Ruffo.

All’interno vengono organizzati convegni e mostre.

Imperdibile il panorama che si gode dal castello, una veduta mozzafiato che abbraccia le isole Eolie e le coste della Sicilia.

Altri edifici ben conservati e che meritano una visita sono Palazzo Giordani, costruito nel 1543, Casa Ruffo del ‘300 e la Chiesa di San Giuseppe Chianalea.

Bene.

Siamo arrivati quasi alla fine della nostra visita.

Ma essendo un borgo di mare, sicuramente non dobbiamo perderci le bellissime spiagge.

Spiagge Scilla - Marina di Scilla - Sirio Carnevalino - Shutterstock.com

Fra le spiagge più belle e ammirate ci sono quelle di Chianalea e Marina Grande, forse una delle più popolari di tutta la Calabria. La spiaggia di Punta Pacì è perfetta per chi ama le immersioni, così come la Spiaggia delle Sirene, mentre alla spiaggia di Cala delle Rondini potrete davvero rilassarvi.

Questa magica località è in provincia di Reggio Calabria, che dista circa 22 chilometri.

Quindi il suggerimento che viene spontaneo è quello di visitare anche questa splendida città.

Con il suo Castello e tutte le altre attrazioni artistiche vi regalerà altri bei momenti.

E poi, anche se non ci fosse altro (cosa che non è ), solo gli stupendi Bronzi di Riace sarebbero più che sufficienti per spingervi ad andare.

Da molti anni, ormai, sono esposti in una sala apposita nel  nel Museo Archeologico Nazionale.https://www.museoarcheologicoreggiocalabria.it/

Le due statue furono scoperte il 16 agosto 1972 dal giovane sub romano Stefano Mariottini che si immerse nel mar Ionio a 230 metri dalle coste di Riace Marina, a 8 metri di profondità.

Le due sculture furono trasportate a Firenze nel gennaio del 1975 e furono affidate alle cure dei restauratori Renzo Giachetti ed Edilberto Formigli e nell’autunno del 1980 al termine dei lavori furono esposte a Firenze accompagnate dall’illustrazione delle varie fasi di restauro.

In quegli anni ebbi la fortuna, allora adolescente, di ammirarli per ben due volte con due diverse docenti.

Rimasi letterlmente folgorata da un’espressione di di arte così perfetta!

Come non considerarli la giusta conclusione di un viaggio così straordinario?

Parola di Mastrogessetto!


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