“A” come astuccio : come fare la scelta giusta

L‘astuccio rientra nel materiale che è dentro lo zaino dei vostri figli fin dai primi giorni di scuola.
Per i bambini che si affacciano alla scuola elementare è una novità, perché in genere, alla scuola materna erano le maestre a fornire loro il necessario per disegnare, colorare e quant’altro.
Quindi molti di loro saranno pieni di entusiasmo di sceglierlo e vorranno dire la sua.
Ma come per lo zaino (vedi qui), anche per l’astuccio la scelta non deve basarsi solo sul gusto personale dei bambini.
Questo oggetto deve essere molto funzionale, perché servirà loro chissà quante volte, nell’ arco della giornata, per ben nove mesi.

E allora con quali criteri dovete fare questa scelta?

Avete delle incertezze al riguardo?

Non temete.

Mastrogessetto ha captato il vostro SOS.

Come sempre, servono pochi minuti.

Si parte!

Con quali criteri scegliere l’astuccio

Vediamo insieme quali sono i dubbi che potete avere nell’effettuare questa scelta.
Procediamo step by step.

Per iniziare facciamo due scelte fondamentali: astuccio a busta o a scomparti con materiale; astuccio con materiale a due o a tre scomparti

Astuccio a busta o a scomparti con materiale

Innanzitutto anche i genitori che hanno per la prima volta i figli a scuola ,avranno notato, (negozi e supermercati cominciano ad esporli già di luglio!) che esistono varie tipologie di astuccio, che si possono riassumere in due tipi: quello accessoriato di tutto il materiale di cancelleria e quello a busta, vuoto (che deve essere riempito).
In base alla mia esperienza d’insegnante,inizialmente della scuola elementare e poi di lettere della scuola media (senza considerare i miei tre figli), vi posso garantire che la scelta della busta deve riguardare i ragazzi più grandi (dalla scuola media in poi).
Quindi, la prima selezione è presto fatta : dovete dirottare la vostra attenzione verso la tipologia di quelli “già pieni” .


Fin qui tutto chiaro?

La motivazione è semplice : il materiale è messo tutto ordinato e facile da vedere e da trovare:non vi preoccupate se capiterà che i vostri bambini non rimetteranno a posto tutto.In questo caso l’astuccio non si chiuderà e lo infileranno alla bell’e meglio nello zaino.
Ma un po’ alla volta diventeranno più autonomi e anche se non rasenteranno la perfezione, sapranno gestire in modo più ordinato le proprie cose
Inoltre il fatto che ogni matita, lapis e via dicendo abbia il proprio posto, li stimolerà nel conservarle e vedere se manca qualcosa all’appello.

Astuccio a due o a tre scomparti

Pensiamo a cosa useranno i bambini della prima elementare: il lapis, la gomma, il temperamatite, le matite, i pennarelli piccoli e i pennarelli grandi (in alcune occasioni dove la superficie da colorare è più estesa).
Da qui nasce l’esigenza di optare per quello con tre scomparti dove matite e pennarelli sono completi nelle vari gradazioni di colore.


Il primo scomparto spesso presenta alcune cose tipo riga, goniometro e altre cose che servono dal secondo ciclo in poi.
Perfino le penne, all’inizio non verranno usate e vi suggerisco di sostituirne almeno una con un lapis di riserva, che non guasta mai.
Molti propongono già in dotazione forbicine e colla, che saranno indispensabili per le numerose attività che richiedono il loro uso.


Se l’astuccio scelto dai vostri cuccioli ha molte cose “inutili” nel primo scomparto o cercate di convincerli a sceglierne un altro più adatto a loro (cosa improbabile!) o togliete le suddette cose (mettendole da parte per il futuro) facendo un’opportuna sostituzione.

E ora siete a posto?
Niente affatto.
Avete solo fatto il primo step.

Infatti per contenere tutto ciò che servirà ai vostri figli, un solo astuccio non basta.

Quanti ne servono ? Perché?
Le risposte nelle prossime righe.

Astuccio a busta per pennarelli grandi

Un astuccio a busta, bello capiente serve per i pennarelli grandi ed eventuale colla o tutto quello che non entra nell’astuccio a scomparti.
Questo astuccio verrà utilizzato più raramente e la soluzione è preferibile a quella di dare la scatola con i pennarelloni che resisterà, per poco tempo, intatta.

Astuccio a busta piccolo

I bambini più piccoli hanno bisogno di materiale di riserva, perché la durata delle cose usate è molto limitata e la perdita di queste frequente.
Se pensate che si trovino meglio, mettendo tutto il materiale di riserva, insieme in un’altra busta più piccola, potete farlo.
Anche questo astuccio sarà aperto solo in caso di perdita o di rottura di qualcosa.


Facciamo il punto della situazione:

  1. Astuccio a scomparti con tutto ciò che serve quotidianamente: c’è;
  2. astuccio a busta capiente per i pennarelli grandi: c’è;
  3. astuccio a busta piccola per materiale di riserva, particolare lapis, gomma, appunta-lapis o temperamatite con raccoglitore e così via:c’è.

    Se volete, vi concedo di non scegliere il terzo astuccio piccolo, ma vi assicuro che questa divisione del materiale evita che a scuola ci sia spargimento di materiale (che non è così grave come quello di sangue, ma immaginate che cosa viene fuori, se ogni bambino svuota tutto per cercare una cosa. Ricordate, quando da piccoli, lo facevano con la cesta dei giocattoli?

Può darsi che, nonostante tutte le vostre buone intenzioni, qualche matita o pennarello o perché no, lo stesso lapis, decidano di andarsene,in giro per la classe, magari sul pavimento.
Quando abbandonano il legittimo proprietario, chissà perché diventano “oggetti di nessuno” (vi garantisco che accade anche con i ragazzi grandi!).


Povere matite, pennarelli e tutto il resto che finiscono nelle scatole o contenitori di altro genere, sulla cattedra dei maestri, che inutilmente chiedono a chi appartiene, cercando di riportare il “malcapitato” al luogo originale.
Nessuna risposta. Anzi, sembra che ci sia una gara a disconoscere l’oggetto in questione ( e non il contrario).
Dinamiche di quotidianità scolastica.

E allora, come si fa ad evitare, che ciò accada continuamente?

Eccovi un altro prezioso suggerimento.

Tutto il materiale, come vi ho già detto, deve riportare il nome dei vostri bambini.
Lo so che richiede del tempo, ma ve ne saranno grati gli insegnanti e le vostre tasche.
Ricordo con un sorriso quando il mio primogenito,generosissimo per natura, faceva il fornitore dei suoi compagni di classe di matite, pennarelli e così via.
Essendo tutti segnati con il suo nome, presto facevano ritorno al proprietario e la stessa cosa succedeva quando qualcuno, per sbaglio, prendeva un lapis ecc. di un altro.

Come segnare il nome?
Basta usare dei marcatori con la punta di vario spessore (ne esistono veramente sottili) e scrivere il nome su ogni cosa : quante volte gli insegnanti o i bidelli, quando puliscono,raccolgono ad esempio una matita che, poverina, diventa proprietà di nessuno: con il nome sopra tutto è risolto.
E se ci sono due Sare o due Tommasi e così via?
Semplice!

Aggiungete anche l’iniziale del cognome!

L’astuccio è pronto?

Mi raccomando, giocate d’anticipo!

Le cose da fare sono tante e prepararsi per tempo, vi permetterà di arrivare meno affannati al giorno del via.

Parola di Mastrogessetto!



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