25 novembre

“A tutte le donne” di Alda Merini

A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.

Un canto d’amore per le donne

“A tutte le donne” è soltanto uno dei numerosi componimenti che la poetessa dei Navigli ha dedicato alla donna.

Non trovo le parole per introdurre questo argomento.

Se potessi parlare lo farei sottovoce.

Forse per rispetto delle vittime e dei loro familiari.

Invece è uno di quei casi, in cui URLARE E’ DOVEROSO.

URLARE AL POSTO DI CHI NON E’ RIUSCITO A SALVARSI E AFFINCHE’ QUESTO NON SUCCEDA MAI PIU’.

E non solo in questo giorno.

Mi piace concludere con questa bellissima frase di Romano Battaglia, che ho avuto la fortuna di conoscere:

” Ci sono giorni pieni di vento, ci sono giorni pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di lacrime, e poi ci sono giorni pieni d’amore che ti danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni”.

Romano Battaglia

Mi permetto di aggiungere:

” Cara donna, compagna, mamma, figlia, amica, non permettere mai che le tue lacrime siano provocate da qualcuno che dice di amarti ma che non ti rispetta.
L’amore vero non provoca lacrime ma lenisce il dolore.

Mastrogessetto

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